Già assessore, Periferie e Bilancio, nelle giunte Veltroni e Marrazzo, Luigi Nieri, esponente di Sei è tra gli esponenti del centrosinistra romano che più hanno maggiormente lavorato a sostegno della candidatura di Ignazio Marino a sindaco.
Cosa ha funzionato finora nella candidatura di Marino?
«Sicuramente con la sua candidatura Ignazio ha prima vivacizzato una competizione per le primarie fino ad allora poco brillante. Poi si è dimostrato la scelta vincente per dialogare con i romani. Finora è riuscito a dare un'idea di come far uscire la città dalla crisi, puntando sulla rigenerazione urbana, il lavoro e la riqualificazione delle periferie. Si percepisce in città, a partire dalle periferie, la voglia di voltare pagina».
Quali invece le criticità della sua candidatura?
«Non so individuarne, di sicuro la sua freschezza nel panorama romano ha consentito di guardare oltre la sconfìtta alle comunali del 2008, su cui forse il centrosinistra non aveva riflettuto compiutamente». Per rimontare Alemanno strizza l'occhio al voto cattolico, ci riuscirà? «11 suo appello, con manifesti francamente sguaiati, fa arrabbiare il
mondo cattolico: i problemi di questa città nascono dalla crisi economica e dalla qualità dei servizi, temi sui quali Gianni Alemanno in cinque anni ha fallito aggravandoli».
Si parla di un suo possibile ruolo in giunta
«Per ora sono attivamente impegnato a far vincere la coalizione al ballottaggio: sono a servizio della proposta politica che stiamo mettendo in campo».