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La Collina della Pace, diciotto anni dopo

A proposito di ruspe e demolizioni a Roma. Nel cuore di Finocchio, Collina della Pace, nel 2005 da Assessore alle Periferie, dopo un processo di partecipazione con il quartiere, demolimmo l'ecomostro abusivo del tesoriere della banda della Magliana Nicoletti per far posto al parco che é stato dedicato a Peppino Impastato.

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14 Ottobre 2018: Dalla Mattina al Tramonto Ritorno al Lago

Una bella lotta, una bella vittoria, un pezzo di storia di Roma, così come cantano Assalti frontali & Il Muro del Canto nel loro bel pezzo “Il lago che combatte”. I cittadini del Pigneto insieme al Comitato di Quartiere Pigneto-Prenestino, al CSOA exsnia e poi al Comitato per il Lago e Parco dell'Energie, hanno impedito che si perpetrasse un'altra grande speculazione nella nostra città, così come viene ben raccontata da Paolo Boccacci nel libro "Roma. I giorni degli squali"

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Pieno sostegno alla protesta dei giovani della Cooperativa Agricola Coraggio

Pieno sostegno alla protesta dei giovani della Cooperativa Agricola Coraggio che rivendicano, insieme al Presidente del XV municipio Daniele Torquati, la ristrutturazione dei casali Borghetto San Carlo da parte del costruttore, così come previsto dalla convenzione urbanistica. L'allora Giunta Marino mise a disposizione, attraverso un bando, cosa mai successa a Roma dove le aree agricole sono sempre state terreno di conquista dei palazzinari romani, campagna romana per creare imprese di giovani agricoltori. È inaccettabile che da oltre un anno questi giovani devono ancora aspettare per ottenere un loro diritto.
Ancora una volta i costruttori realizzano le loro opere e solo dopo, se vogliono, realizzano quelle opere pubbliche che dovrebbero fare preventivamente, il tutto grazie ad una delibera di Alemanno che con la Giunta Marino abbiamo cancellato.

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Quegli sgomberi a Roma

L'attacco che in questi giorni si registra nei confronti di diverse realtà sociali che animano la nostra città è un fatto che desta grande preoccupazione. Mi dispiace molto, però, che il mio nome venga affiancato alla delibera 140 del 2015 di Roma Capitale che non ho redatto non avendo in quel periodo più la delega al patrimonio. Non capisco dunque le responsabilità che nell'articolo  - pubblicato il 27 gennaio su un blog del sito del Manifesto - mi vengono attribuite. La suddetta delibera è oltretutto passata in giunta dopo una lunghissima discussione e a seguito di un duro confronto. In quella circostanza mi sono battuto per  modificarla, malgrado i pareri contrari di alcuni uffici che richiedevano un provvedimento particolarmente restrittivo anche a seguito della pressione di numerose indagini aperte dalla magistratura proprio sugli spazi sociali. Una norma in particolare doveva tutelare questi spazi, l'articolo 5, che prevedeva per le realtà sociali che garantivano attività sociali e culturali sul territorio, il rinnovo dei loro contratti. Questa l'interpretazione data allora dagli uffici. Oggi, con il prefetto Tronca e il nuovo assetto amministrativo, la stessa delibera è stata interpretata in modo radicalmente diverso. Oltretutto l'amministrazione comunale si stava dotando di un importante strumento di partecipazione ai beni comuni con una delibera che coinvolgeva diversi assessorati, sul modello di Bologna e Napoli. Quel lavoro era concluso e pronto per essere presentato alla città. La caduta della Giunta Marino ha interrotto questo percorso. E' stato possibile, dunque, approvare solamente una memoria di giunta senza discussione nell'Assemblea capitolina. Perché non ripartire da quel testo per trovare una soluzione a tutte le realtà autogestite che garantiscono la vivibilità sociale e culturale nelle periferie romane, colpendo invece quei soggetti che in questi anni hanno utilizzato il patrimonio comunale per loro interessi economici, privando la città di importanti risorse economiche? Il patrimonio pubblico è un bene comune da usare accuratamente. Proprio per questo nel breve periodo in cui ho avuto la delega a questo settore, oltre a scardinare alcuni interessi economici (società che affittavano fuori mercato edifici, modelli gestionali inadeguati etc.)  - con un risparmio per i cittadini romani di oltre 20 milioni di euro l'anno - mi sono impegnato per un utilizzo del patrimonio per finalità sociali e per una nuova economia, come con le terre pubbliche ai giovani agricoltori o il riutilizzo di immobili in disuso a scopo abitativo. Mai ho pensato di mettere in discussione le realtà sociali che rendono viva e arricchiscono la città e che fanno parte anche della mia storia.

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Mi dimetto per non lasciare alibi a chi usa me per attaccare amministrazione di Roma

Mi rivolgo innanzitutto alle persone che, due anni fa, mi hanno concesso la loro fiducia scegliendomi come loro rappresentante in Assemblea Capitolina e facendomi eleggere consigliere comunale, carica dalla quale mi sono dimesso per accettare l’onere e l’onore di ricoprire la carica di vicesindaco e assessore di Roma. La mia città, la città che amo profondamente e nella quale per tanti anni ho svolto battaglie per i più deboli, i più fragili, i senza diritti. Mi rivolgo poi a tutti i cittadini, alle romane e ai romani, per i quali mi pregio di aver lavorato in questi due anni e per tanti anni in passato.

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Basta sinistra che scimmiotta la destra, non serve a persone

(11/07/2015) - L'assemblea nazionale di SEL di oggi è stata molto importante per tanti motivi. Il primo è che è arrivata subito dopo la 'lezione greca'. Come ha detto Nichi, ad Atene tutta la sinistra ha ritrovato la felicità della politica. Grazie al popolo greco e al suo Governo, inoltre, abbiamo avuto la dimostrazione plastica che la resa incondizionata all’austerity non è un destino ineluttabile per la sinistra.

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Bene Fassino. Enti Locali fanno salti mortali, Governo aiuti di più i Comuni, cittadini esigono servizi

(10/07/2015) - Ha ragione il presidente dell'Anci Piero Fassino, dopo anni di costanti riduzioni di risorse verso gli Enti Locali è tempo di aprire una stagione nuova. Il Governo centrale deve fare di più per i territori. I cittadini chiedono servizi di qualità. Pretendono dai Comuni trasporti più efficienti, strade più pulite, più posti nelle scuole dell’infanzia, una più efficace manutenzione delle strade e della città in generale, una maggiore attenzione alle periferie, il rafforzamento dei servizi sociali e più occasioni culturali.

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Da oggi Colosseo non più ostaggio camion bar, impegno mantenuto. Molti ne hanno parlato per decenni, Giunta Marino l’ha fatto

(10/07/2015) - Da oggi il Colosseo e i maggiori monumenti di Roma non sono più ostaggio dei camion bar. I romani attendevano da decenni questa semplice cosa, ma non è stato semplice arrivare a questo risultato. L’amministrazione ha dovuto superare molti ostacoli e ne è valsa la pena, perché questo è uno degli impegni presi con i cittadini e, uno dopo l’altro, noi quegli impegni li dobbiamo mantenere tutti. Nonostante le difficoltà e le condizioni non facili in cui operiamo, tutti noi stiamo lavorando proprio in questa direzione, e lo faremo con sempre maggiore incisività nei prossimi mesi.

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Regolari pagamenti dipendenti CFP. Lievi ritardi per problemi tecnici solo per alcuni collaboratori esterni, situazione in via di risoluzione

(09/07/2015) - Le voci sulle mancate retribuzioni ai dipendenti dei Centri di Formazione Professionale di Roma Capitale sono destituite di ogni fondamento. I dipendenti a tempo indeterminato dell’amministrazione sono infatti regolarmente retribuiti con puntuale accredito mensile, mentre i formatori contrattualizzati con contratti di collaborazione coordinata e continuativa vengono regolarmente liquidati a cadenza periodica bimestrale.

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