Si citino proprio i contratti integrativi locali per dimostrare come un'intensa attività contrattuale sia stata svolta comunque, a tutela dei dipendenti, anche in pendenza del nuovo complesso normativo nazionale. In buona sostanza l’Avvocatura dello Stato sembra riconoscere e avallare la validità dell’utilizzo a compensazione della contrattazione integrativa, prevista dagli Enti Locali e naturalmente anche da Roma, per tenere a un livello decoroso gli stipendi di questi lavoratori.
Si apra subito un Tavolo per revisionare i CCNL e si mettano gli Enti Locali nelle migliori condizioni possibili per affrontare le revisioni dei propri contratti integrativi serenamente, senza creare ulteriori ostacoli sui territori. A Roma ne abbiamo dovuti superare fin troppi. Ai dipendenti della PA e alle loro famiglie va restituito il potere d’acquisto perduto, anche per riattivare il circolo virtuoso del rilancio economico del Paese. Nella Capitale siamo impegnati a fare esattamente questo.