Al lavoro per riqualificazione sottopassi e presidio librerie. Affitti al 20% per spazi comunali
(28/10/2014) - Stiamo lavorando per aiutare le piccole librerie esistenti a non chiudere, ma anche per promuovere l’apertura di nuove librerie che possano alimentare la diffusione della cultura in centro e in periferia. Sappiamo bene che i costi degli affitti dei locali, particolarmente in centro, risultano talvolta proibitivi, soprattutto per i piccoli librai. Perciò insieme all’assessorato alle Attività Produttive stiamo studiando l’applicazione di strumenti utili a sostenere queste realtà.
Le librerie attualmente attive in alcuni sottopassi di Roma sono già sgravate dei costi di affitto degli spazi di proprietà di Roma Capitale, grazie allo scomputo di alcune opere realizzate dai librai stessi. Stiamo verificando la possibilità di allargare la rete delle librerie nei sottopassi romani anche attraverso la loro riqualificazione. Il presidio delle attività commerciali e culturali all’interno dei sottopassi garantirebbe la sorveglianza dei luoghi e incoraggerebbe i cittadini a utilizzarli, rendendoli pienamente fruibili. Stiamo inoltre cercando ulteriori spazi in centro e in periferia per destinarli ad attività di questo tipo attraverso bandi tematici, perché non possiamo accettare che scompaiano le librerie dalle nostre strade. La nostra idea è quella di trattare le librerie come le associazioni, riducendo dunque il canone per gli affitti di strutture di proprietà comunale al 20%. Va promossa ogni misura utile a contribuire alla diffusione della cultura nei nostri quartieri.
La cultura non è mai un aspetto secondario della vita delle città. Ricordo lo straordinario successo del bando del 2004 per l’apertura di nuove librerie in periferia. Aprimmo 23 nuove librerie grazie ai finanziamenti dell’art.14 della Legge 266/97, creando grande entusiasmo fra i cittadini e portando cultura e lavoro in quartieri disagiati. Quell’operazione fu portata avanti con la volontà di coniugare buona occupazione, qualità della vita e servizi nell’interesse della collettività. La legge 266/97 è ancora vigente, ma sostanzialmente è definanziata. Ed è un grande peccato, perché attraverso quei finanziamenti molti amministratori locali hanno potuto migliorare la qualità della vita nelle loro città. Bisognerebbe fare uno sforzo a livello nazionale per restituire agli Enti Locali strumenti preziosi come questo per intervenire nelle aree disagiate delle città.
Articoli correlati
- Lo Sgombero dello Scup era priorità per Roma?
- Passeggiate in periferia dai tesori dell`archeologia alla street art. Nieri: "Potranno essere sistematizzati e lanciati in pianta stabile nell'offerta turistica della città"
- Presentata la guida alla street art di Roma. Per il giubileo percorsi ad hoc in centro e in periferia
- IL Centro Aldo Fabrizi rimarrà importante spazio di aggregazione e cultura
- Inaugurato Centro Polifunzionale di Torre Maura. Con Save the Children tanti opportunità per i più giovani