Approvata la revisione dei canoni degli appartamenti di Roma Capitale. Affitti legati a reddito: chi ha di più paga di più
(12/06/2014) - Ieri in Giunta abbiamo approvato un’importante delibera per ratificare un accordo già discusso con le parti sociali lo scorso marzo e relativo al patrimonio disponibile, non ERP, di Roma Capitale. Abbiamo ridefinito e rimodulato i canoni di locazione degli immobili, legandoli al reddito di chi li abita, con valutazione secondo i criteri Isee. L’accordo prevede il rinnovo di tutti i contratti e di tutti gli affitti, scaduti da oltre dieci anni e mai rivisti dall’amministrazione.
Con questa operazione di valorizzazione del nostro patrimonio, metteremo a reddito gli immobili tutelando le fasce sociali più deboli e chiedendo di più a chi ha di più. Abbiamo diviso gli inquilini in 6 fasce di reddito. La 1° fascia è composta da chi ha un reddito Isee non superiore a €15.000, la 2° fascia è compresa tra €15.000 e € 25.000, la 3° fascia tra €25.000 e €35.000, la 4° fascia tra €35.000 e €42.000, la 5° tra €42.000 e € 55.000, la 6° è superiore a €55.000. A tutela delle fasce più deboli, gli aumenti previsti verranno ripartiti in 4 anni, con un aumento progressivo e riduzioni rispetto ai canoni previsti dagli accordi territoriali vigenti. Per i redditi più alti, invece, si applicherà la tariffa massima, con immediato aumento del canone.
Oggi per un appartamento di 70 mq in pieno centro a Roma, anche nei pressi del Colosseo, si pagano circa €100 mensili, a prescindere dal reddito di chi ci vive. Uno schiaffo a chi, con tanti sacrifici, affitta un monolocale in periferia a €600 al mese. Adesso per un appartamento centrale di quel tipo di proprietà di Roma Capitale si pagherà dai €250 ai €1000, a seconda del reddito. Un doveroso atto di giustizia che ci permetterà di incassare di più per garantire un’adeguata manutenzione del nostro patrimonio immobiliare e di pianificare investimenti per rispondere all’emergenza abitativa in città. Un altro tassello fondamentale del programma di regolarizzazione avviato negli scorsi mesi per riportare legalità e trasparenza nel Bene Comune che è il patrimonio capitolino.
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