Revoca immobile Roma Capitale Investments Foundation.Riprendiamo possesso di un bene prezioso che ci permetterà di ridurre affitti passivi

(09/04/2014) - E’ stata approvata in Giunta una delibera che ho presentato come assessore al Patrimonio che revoca la deliberazione G.C. n. 216 del 25 luglio 2012, con la quale erano stati assegnati, in comodato d’uso per 6 anni, alla Fondazione “Roma Capitale Investements Foundation”, i locali di proprietà capitolina di Viale Gabriele d’Annunzio, 100, e reimmette la struttura nel patrimonio disponibile di Roma Capitale.

L’immobile era stato concesso alla Fondazione con la motivazione, come recita la delibera revocata, “che i locali risultano non necessari all’Amministrazione capitolina per altri propri fini istituzionali”. La Fondazione dovrà provvedere alla riconsegna del bene entro 90 giorni dalla notifica del Dipartimento Patrimonio, senza che la stessa possa accampare diritti o richiedere indennizzi di sorta.

Riprendiamo possesso di questo importante immobile, un ex convento di oltre 1.000 mq che si affaccia su piazza del Popolo dal lato di via del Babbuino, visto che lo stesso è più che necessario all’amministrazione. Questa operazione ci consentirà, infatti, un notevole risparmio. La struttura potrebbe servire, ad esempio, ad eliminare completamente l’affitto passivo di via delle Vergini, che ci costa circa 5 milioni di euro l’anno. L’immobile sarà infatti destinato ad attività istituzionali che oggi sono allocate in strutture che Roma Capitale è costretta ad affittare da privati. Di qui la necessità di revocare la concessione, tenuto conto che, per di più, non sussiste più alcun interesse dell’attuale Amministrazione ad avvalersi dell’attività della Fondazione beneficiaria della concessione in questione.

Questa operazione si inserisce nel piano generale di dismissione degli affitti passivi, di valorizzazione, riorganizzazione e messa a reddito del nostro patrimonio. Stiamo, inoltre, ricontrattando tutti gli affitti passivi ancora necessari all’Amministrazione e, contestualmente, riorganizzando la distribuzione di tutti gli uffici centrali per consentire l’immediata dismissione di ulteriori affitti che pesano sulle casse capitoline.

 

 

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