Nessuna strumentalizzazione sulla memoria

Luigi Nieri alla Giornata della Memoria Luigi Nieri alla Giornata della Memoria

L’amministrazione comunale è fortemente impegnata nella conservazione della memoria delle vittime del nazifascismo e di ogni barbarie e prevaricazione che si è verificata nella nostra città e nel Paese, nonché nella progettazione di corsi formativi, rivolti alle giovani generazioni, che hanno l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo dei tragici episodi che hanno segnato la storia nazionale. A tal proposito la Giunta capitolina ha approvato, all’unanimità, una memoria che prevede l’avvio di percorsi della memoria nei luoghi di Roma che furono teatro dell’occupazione nazifascista nonché a promuovere iniziative ed eventi in occasione del ‘Giorno della Memoria’, per la commemorazione delle vittime del nazismo, e del Giorno del Ricordo, per commemorare le vittime dei massacri delle Foibe.

La storia della nostra città, come tutti sanno, è segnata dall’occupazione nazifascista. Per questo una parte significativa degli eventi attraverseranno i luoghi di una tragedia che ha lasciato segni profondi. Ma Roma Capitale è impegnata anche a tenere vivo il ricordo di drammatici episodi accaduti in altri luoghi del nostro Paese che è doveroso conservare, nell’interesse della collettività.

In queste ore alcuni esponenti del centrodestra hanno concentrato alcune critiche su dichiarazioni da me rilasciate ad un autorevole organo di stampa, senza tenere conto che si trattava di un’intervista a 360 gradi e che affrontava il tema della memoria in poche e sintetiche righe. Uno spazio assai esiguo per trattare un tema ampio e complesso come quello della storia del nostro Paese e della memoria. In quell’intervista ho ricordato l’impegno di Roma nella conservazione della memoria cittadina. Un impegno che, sono convinto, deve essere massimo in tutti quei luoghi e in quelle città dove si sono verificate tragedie, soprusi ed eccidi. Come, appunto, quello delle foibe. Ogni città ha il dovere di mantenere viva la sua storia e la memoria dei cittadini coinvolti in fatti tragici. Ma allo stesso tempo deve essere massimo l’impegno per il ricordo di fatti nazionali, come le foibe, che ritengo una ferita profonda e una immane tragedia.

Dispiace, dunque, che si lavori costantemente per alimentare polemiche, che non dovrebbero avere luogo su fatti ed eventi simili. Mi auguro che, dunque, non sia questo il metodo del confronto anche perché, come auspico, più delle parole sono i fatti a dover contare.

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