Altri 900mila metri cubi di nuovo cemento? Queste affermazioni rivelano, ancora una volta, la catastrofica idea di città che ha in mente Alemanno. A Roma ci sono immobili dismessi che, invece di essere regalati ai privati, possono essere utilizzati per nuove soluzioni abitative e per promuovere interventi di housing sociale, senza ulteriore consumo di suolo. Alemanno dovrebbe poi sapere che i privati, in attuazione del PRG, dovevano destinare il 20% delle cubature realizzate all’edilizia pubblica e all’housing sociale. Il Comune, invece, ha preferito monetizzare queste aree. Ora, però, Alemanno lamenta la carenza di aree e propone una nuova espansione urbanistica. Vorrebbe, insomma, creare altri quartieri al di fuori del Gra, invece di riqualificare le aree degradate all’interno della città. Più che una proposta, quella di Alemanno sembra una minaccia. Il Sindaco uscente, infine, riconosce di aver sbagliato tutto sui Residence, e di aver utilizzato male le risorse pubbliche. Troppo tardi. Per fortuna non sarà lui a gestire questa vicenda che ha danneggiato i romani e che ha causato sofferenza a tante famiglie in difficoltà.
Altri 900mila metri cubi? Più che una proposta una minaccia
Articoli correlati
- Quegli sgomberi a Roma
- Trovata soluzione immediata per famiglia sfrattata. Piano Casa Lupi inutile e dannoso per emergenza abitativa
- Tutelare diritti assegnatari alloggi popolari. Scongiurare nuove emergenze abitative
- Bene Fassino, su emergenza abitativa serve sforzo ulteriore. Necessario concedere maggiore autonomia a Enti Locali
- Individuati 10 edifici da destinare a edilizia residenziale e sociale