Omofobia. Non c'è più tempo da perdere: è urgente una rivoluzione culturale
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(13/07/2013) - L'incendio del Liceo Socrate è un episodio vergognoso e intollerabile, un attacco a tutti coloro che credono nell'importanza della cultura e dell'educazione. Un episodio terribile che colpisce un istituto che si è distinto per le iniziative importanti contro le discriminazioni e l'omofobia.
Il Sindaco Ignazio Marino mi ha chiesto di rappresentare Roma Capitale al Roma Pride 2013 di oggi: la nuova amministrazione capitolina ci tiene, infatti, ad essere ufficialmente presente alla manifestazione cittadina per i diritti della comunità LGBT. Io avrei partecipato comunque, naturalmente, come a ogni edizione, ma sono particolarmente felice e onorato di farlo in rappresentanza dell'istituzione comunale. Roma deve diventare Capitale dei diritti: l'amore non ha barriere o limitazioni e tutti devono sentirsi, allo stesso modo, parte di una comunità, con uguali diritti e doveri.
La città che vogliamo è una città aperta e solidale, ed è questo l'impegno del Sindaco Marino, perciò oggi al Pride consegnerò a tutta la comunità LGBT questo suo messaggio di sincero benvenuto a tutte e tutti nella nuova Roma aperta e solidale:
"Carissime e carissimi,
permettetemi innanzitutto di ringraziarvi dell'invito a partecipare alla vostra manifestazione, che la città di Roma è felice di accogliere anche quest'anno. Pur non potendo essere presente personalmente, mi preme salutare ed esprimere la mia sincera vicinanza a tutti voi che oggi sfilerete per le strade della Capitale nel nome dei diritti e di quella libertà di amare che è propria di ciascun individuo.
Troppe volte, negli ultimi anni, la città di Roma è stata teatro di aggressioni omofobe e di altri gravissimi episodi di discriminazione: fenomeni inaccettabili, che una comunità forte e unita deve saper respingere con decisione, a cominciare dalle sue Istituzioni. Per questo voglio ribadire, da Sindaco, il mio impegno affinché a Roma i diritti di tutti siano garantiti e sradicata ogni forma di intolleranza.
Odio e discriminazione non possono avere diritto di cittadinanza in questa che non è solo la Capitale d'Italia, ma è la culla della civiltà. Roma deve invece diventare una capitale dell'accoglienza e dell'uguaglianza, in cui nessuno possa mai più sentirsi offeso, né marginalizzato e dove la cultura del rispetto rappresenti un valore non negoziabile.
Una Capitale dei diritti da costruire insieme, è questa l'idea di Roma in cui credo con la quale voglio augurarvi buon Pride."
Alemanno si dichiara contro l'omofobia. Perché in questi anni non ha mai preso seriamente le distanze da associazioni dichiaratamente omofobe come Casapound? E poi, non lo diciamo mica noi che Roma vanta il record di aggressioni omofobe negli ultimi anni, è un dato di fatto. L'omofobia si combatte attraverso la concessione di diritti, non a chiacchiere. Se il PDL è a favore delle coppie di fatto ed è pronto a discutere leggi contro l'omofobia, lo annunci ufficialmente, così noi ne prenderemo atto e l'Italia potrà finalmente evolversi ed allinearsi agli altri Paesi europei in tema di diritti civili.
(12/05/2013) - Con la marcia per la vita, Roma è teatro di un medioevo culturale stantio, messo in scena dalle frange più oltranziste e oscurantiste del centrodestra della Capitale. Il tutto con il placet del Sindaco Alemanno, oggi in piazza a dispetto delle enormi polemiche che ha suscitato questa marcia. Ancora una volta la libertà e i diritti delle donne vengono messi in discussione con argomenti ideologici e offensivi, con l'intento di cancellare principi e libertà fondamentali della persona acquisite dopo lunghe battaglie di civiltà.