Domani sarò a sit-in SEL contro intervento militare in Siria. Guerre problema, non soluzione
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- Scritto da bartolo
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(08/07/2013) - Questa mattina ho incontrato in Campidoglio le delegazioni dei dipendenti di Italpol Vigilanza e del consorzio Gedis, che si occupa del servizio di pulizia della metropolitana. Si tratta di aziende che lavorano in appalto con Atac e che lamentano ritardi e mancati pagamenti da parte delle loro aziende a causa dei ritardi con cui Atac, a sua volta, liquida le ditte dell’indotto. Ci siamo prontamente attivati e abbiamo concordato con l’AD dell’azienda capitolina ai trasporti lo sblocco, in via prioritaria, dei fondi necessari a liquidare le spettanze di questo mese ai lavoratori. Comprendiamo le loro ragioni e preoccupazioni e faremo di tutto per farli uscire da questa situazione di disagio, visto che svolgono un servizio indispensabile al buon funzionamento del TPL capitolino.
(05/08/2013) - Esprimo la mia più grande solidarietà a Claudia, la vigilessa aggredita ieri sera alla fermata Spagna della metro mentre faceva il proprio dovere. Il comportamento dell'agente della Polizia Municipale di Roma Capitale rispecchia in pieno lo spirito con cui questa amministrazione ha deciso di governare Roma, ovvero nel solco della legalità e del rispetto delle regole.
(22/07/2013) - E’ molto importante che la Presidente della Camera Laura Boldrini, con la sua visita al carcere di Regina Coeli, abbia richiamato l’attenzione mediatica su una questione profondamente lesiva delle dignità personale e dei diritti umani. Il sovraffollamento strutturale dei nostri istituti di pena e le condizioni di estrema difficoltà in cui operano gli operatori penitenziari sono questioni che vanno affrontate a livello nazionale con la massima urgenza.
Il vicesindaco: Sel ha avuto un risultato straordinario e rivendica un suo ruolo. Il mio percorso è stato chiaro. Valorizzeremo le risorse interne e cercheremo di risolvere il problema dei precari
Vicesindaco Luigi Nieri, cominciamo bene: ancora l'assemblea capitolina si deve riunire è già è scontro PdSel su chi dovrà guidarla.
"È fisiologico all'inizio: quando si avvia un percorso, è necessario comprendersi. Alle elezioni Sel ha avuto un risultato straordinario e giustamente rivendica un ruolo che è stato già riconosciuto in giunta e ora si spera anche in consiglio. Mi pare legittimo".
È legittimo ma il suo partito ha già avuto il vicesindaco, lei, tra l'altro sacrificando Gemma Azuni come assessore. Non è che ora fate finta di battervi per lei, candidandola alla presidenza dell'aula, per darle un contentino?
"Non lo dica neanche per scherzo, Sel le sue battaglie le fa sempre sul serio".
Rilancio dell'occupazione e delle periferie, sostegno alle fasce sociali più deboli, rafforzamento dei servizi pubblici e del trasporto pubblico locale. E poi ancora: riconoscimento dei diritti dei cittadini a partire dalle coppie di fatto, promozione di una seria rigenerazione urbana e del verde cittadino, stop al consumo di suolo e alle consulenze inutili. Il programma di Marino è una boccata di ossigeno per Roma e per gran parte dei romani che, ne sono sicuro, vogliono accantonare al più presto la stagione disastrosa di Alemanno. Ignazio Marino ha inoltre lanciato proposte importanti per affrontare la grave emergenza abitativa in atto e per offrire sostegno alle persone più in difficoltà, denunciando anche la pessima gestione dei residence per l'assistenza alloggiativa. Le linee programmatiche presentate da Marino disegnano una città più luminosa, aperta ed europea. Esattamente ciò che ci voleva per restituire fiducia e speranza a una città intristita da un Sindaco come Alemanno, che ha dimostrato incapacità e inadeguatezza.
Alemanno non solo ha ignorato i problemi di migliaia di persone a rischio sfratto e senza alloggio ma, in piena emergenza abitativa, ha continuato a utilizzare in modo scriteriato i soldi pubblici per una soluzione, come quella dei Residence per l’assistenza alloggiativa, che avvantaggia solo i privati, non certo i cittadini costretti a vivere in condizioni di precarietà e sofferenza. Per questi alloggi, molti dei quali di circa 30 metri quadri, il Comune arriva a pagare mediamente 2000 euro al mese, per un totale di circa 30 milioni di euro l’anno. Si tratta di cifre fuori mercato. Il Comune, con gli stessi fondi, avrebbe potuto garantire assistenza al triplo delle persone, e anche improntare politiche abitative in grado di offrire soluzioni più stabili ed efficienti. La proposta di un buono affitto di 700 euro, avanzata ieri da Ignazio Marino, ad esempio, darebbe risposte a un numero maggiore di persone. e famiglie ospitate nei residence devono trovare sistemazione in alloggi più decorosi e stabili, non devono essere pedine da spostare qua e là per l’arricchimento di pochi. Basterebbe, anziché cementificare senza sosta, come vorrebbe Alemanno, recuperare il patrimonio pubblico dismesso, come le ex caserme, oppure utilizzare tutto l’invenduto di cui Roma è piena. Al momento sono 30 mila i romani in graduatoria per una casa popolare, il Campidoglio riesce ad assegnarne solo 150 all'anno. Ogni anno a Roma, inoltre, ci sono 7000 nuove sentenze di sfratto e poi ci sono criticità come quelle verificatesi in seguito alla inaccettabile privatizzazione degli immobili degli Enti Previdenziali. Questi sono i veri problemi di Roma. Alemanno, invece, è interessato solo alla propaganda e a dire menzogne su una città che ha completamente abbandonato. Il centrodestra, sui Residence, aveva promesso di voltare pagina. Non è successo, come al solito, nulla. Solo tante promesse.
Alemanno in cinque anni ha affossato quello che dovrebbe essere uno dei punti di forza dell'economia di Roma, ossia la cultura e la valorizzazione dei beni culturali. Cinque anni fa, in campagna elettorale, si schierò contro la Notte Bianca e, in effetti, uno dei suoi primi atti è stato la cancellazione della nota manifestazione romana. Almeno in questo è stato coerente. Non contento, ha finito per mortificare l'Estate Romana, divenuta ormai la lontana parente del progetto originale di Nicolini. Eppure oggi il Sindaco ci ha raccontato ancora una volta la favoletta di una città che non esiste, parlando dei presunti risultati raggiunti in questo settore. Alemanno non ama la cultura, ma ha di sicuro un futuro come scrittore di romanzi fantasy.
Oltre a non aver dato alcuna risposta in questi anni, sul tema casa, la Giunta Alemanno continua a mostrare il suo disinteresse nei confronti di tante famiglie senza più un'abitazione o sgomberate. Alemannoin questi anni non ha saputo delineare politiche abitative in grado di dare risposte ai più bisognosi, non ha mai accettato il confronto con la città e ha preferito la strada della cementificazione selvaggia. Le tensioni che stanno attraversando la città sono anche frutto dell’immobilismo del Campidoglio. E’ inaccettabile che un problema sociale continui ad essere trattato come una questione di ordine pubblico. Alemanno si è dimenticato della città e dei suoi problemi reali, preso com’è dalla propaganda e dalle promesse elettorali.
Le opere a scomputo sono stata avviate molto prima dell’arrivo di Alemanno e furono bloccate dal governo Berlusconi, e questo Di Cosimo lo dovrebbe sapere. La Giunta Alemanno, invece, da parte sua, ha perso 50 milioni di euro destinati alla riqualificazione delle periferie, stanziati dalla precedente giunta di centrosinistra. Senza calcolare i clamorosi ritardi dei programmi di recupero urbano per tutte la periferie. Gli articoli 11 e i contratti di quartiere sono rimasti lettera morta. Il centrodestra romano dimostra di non conoscere affatto i problemi delle periferie. Adesso, in campagna elettorale, tenta disperatamente di rimediare.