Su Alfano ha ragione Vendola. Ministro non più credibile, deve farsi da parte

(05/11/2014) - Ha ragione Nichi Vendola, la presenza di Alfano, peraltro in un Ministero chiave del nostro Paese, è motivo di imbarazzo per l’Italia. Aggiungerei che la sua stessa presenza in un Governo che vuole porsi su posizioni di modernità è un palese controsenso. Alfano ha assunto in questi mesi ripetute posizioni antistoriche, a cominciare dalla sua ridicola crociata contro la trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all’estero, in cui ha trascinato tutte le Prefetture italiane.

 

Le sue posizioni sui diritti civili sono più che retrograde, sono medievali. Posto che è incredibile che ci troviamo a parlare del tema dei diritti civili negati ai cittadini come di una questione di ordine pubblico, anche la mera gestione del reale ordine pubblico da parte del Ministro Alfano lascia molto a desiderare. Se pensiamo ai gravissimi episodi che hanno coinvolto gli operai delle acciaierie di Terni, scesi pacificamente in piazza per difendere il loro posto di lavoro, è facile rendersene conto.

Alfano si è detto amareggiato e solidale con gli operai feriti in quella circostanza. Ma può bastare la semplice solidarietà da parte del Ministro dell’Interno? No, perché ha il dovere di spiegare con onestà e lucidità in Parlamento di chi è stata la responsabilità di quanto è successo, mentre la sua ricostruzione dei fatti è stata seccamente smentita dalle immagini che tutti abbiamo visto in tv. Dunque, il Ministro Alfano può essere ancora credibile?

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