A maggior ragione se l’agenda programmatica non è cambiata, e non ha all’ordine del giorno temi delicatissimi come, ad esempio, il trasferimento di risorse dalle spese militari alla ricostruzione del Paese, la lotta al dissesto idrogeologico, la necessità d'investire su scuola università e ricerca, la lotta al precariato e l’introduzione del reddito minimo.
Naturalmente, noi speriamo di tutto cuore di sbagliarci, per il bene del Paese, ma le premesse di Renzi sono tutt’altro che positive per i cittadini che sono in enorme difficoltà e per il Paese reale. Il governo Letta era senza dubbio un fallimento, ma con lo stesso programma e la stessa coalizione sarà impossibile correggere la rotta: lo schema resta quello del governo Letta, e SEL era e resta fuori da questo schema.