La Repubblica: "Le tensioni nella maggioranza - Confronto anche aspro, ma niente liti"
Il vicesindaco: Sel ha avuto un risultato straordinario e rivendica un suo ruolo. Il mio percorso è stato chiaro. Valorizzeremo le risorse interne e cercheremo di risolvere il problema dei precari
Vicesindaco Luigi Nieri, cominciamo bene: ancora l'assemblea capitolina si deve riunire è già è scontro PdSel su chi dovrà guidarla.
"È fisiologico all'inizio: quando si avvia un percorso, è necessario comprendersi. Alle elezioni Sel ha avuto un risultato straordinario e giustamente rivendica un ruolo che è stato già riconosciuto in giunta e ora si spera anche in consiglio. Mi pare legittimo".
È legittimo ma il suo partito ha già avuto il vicesindaco, lei, tra l'altro sacrificando Gemma Azuni come assessore. Non è che ora fate finta di battervi per lei, candidandola alla presidenza dell'aula, per darle un contentino?
"Non lo dica neanche per scherzo, Sel le sue battaglie le fa sempre sul serio".
Ma così non si rischia la prima frattura nella coalizione?
"Semmai sarà il primo confronto serrato su come deve essere gestita l'aula. Guardi, il tema del rapporto fra giunta e consiglio è determinante. Le giunte funzionano bene solo se hanno un buon rapporto con il consiglio, se si riconosce l'importanza dell'aula, che è composta dagli eletti del popolo".
È deluso per la delega al Patrimonio visto che era in predicato per il Bilancio?
"Non nascondo che il sindaco un pensierino ce l'abbia fatto, ma al Bilancio ci sono già stato, in Regione. Faccio politica per passione, un'esperienza nuova mi fa piacere. E il Patrimonio capitolino è incredibilmente interessante: è il bene comune per eccellenza, dentro ci sono i gioielli di famiglia. Che io ho intenzione di gestire collegandoli all'altra delega che ho sulla Trasparenza, per far conoscere ai romani questo incredibile tesoro, che è il loro tesoro".
La prima cosa che farà?
"Un censimento. Per gestire bene le proprietà comunali bisogna conoscerle. È molto grave che non sia mai stato fatto, l'opacità può nascondere qualsiasi nefandezza".
Ma cosa c'è esattamente nel patrimonio del Campidoglio?
"Terreni, casali, capannoni e case gestite dalla Romeo, dove ci vive la gente in condizione disperate. Ci piove dentro, gli ascensori sono spesso rotti. Chi abita lì è un cittadino di serie B, non si può andare avanti così".
Ha intenzione di rescindere il contratto?
"Intanto incontrerò il direttore del Dipartimento e mi farò dare un report su tutto: sull'efficacia della gestione Romeo e gli obbiettivi da raggiungere".
E se non li ha raggiunti?
"Se non erro il contratto è in scadenza e non è stata ancora fatta una nuova gara".
Ma poi venderete per fare cassa?
"Solo quello che sarà utile vendere. Intanto vediamo cosa abbiamo, e poi tutti i processi di valorizzazione si faranno. Dare nuove case a chi ne ha bisogno significa, anche, utilizzare bene il patrimonio capitolino. Non costruire nell'agro romano significa utilizzare quei terreni comunali che non sono agro romano".
E sulla Trasparenza che si fa?
"Ogni atto deve essere visibile. Un commerciante solo per mettere un'insegna deve aspettare setteotto mesi e non sa mai a che punto è la pratica: bisogna metterlo in condizione di seguire l'iter amministrativo. E poi pubblicare su Internet i beni comunali e ogni altra informazione che non è in contrasto con la privacy".
È anche titolare del Personale...
"Molte delle cose che le ho appena detto le voglio fare utilizzando le risorse interne. Abbiamo delle competenze straordinarie che in questi anni sono state mortificate".
Significa che bloccherà il concorsone indetto dal suo predecessore?
"Non faremo precipitare niente. La nostra prima preoccupazione sarà valorizzare il personale interno e cercare di risolvere il problema di chi è precario da tantissimi anni. Roma dovrà aprire un confronto col governo. Far funzionare bene il personale significa far funzionare la macchina. Dobbiamo fare in modo che chi lavora nell'amministrazione torni a essere orgoglioso di servire i cittadini".